RIVA. Animi caldi durante la discussione della variante per il tennis. Subito Francesco Campisi (consigliere di Forza Italia e presidente del circolo tennis stesso) se l’è presa con il collega di opposizione Piergiorgio Zambotti per i suoi commenti su Facebook alla vigilia del Consiglio.

«L’ex Maceri – ha detto Campisi – non aveva pregio prima e non lo ha nemmeno oggi. Il ristorante c’è in ogni circolo e serve al circolo. Ora quando abbiamo i ragazzi per pranzare li dobbiamo portare altrove, con costi notevoli. Servono fatti. Zambotti siede nei banchi da più di vent’anni, con che risultati? Io ci sono dal 2015 e ho dedicato il mio tempo a questo sogno mio e dei rivani, perché il circolo tennis è di tutta la comunità. Ho votato sempre sul circolo, il segretario ha detto che non c’erano problemi. Il problema è il voto al bilancio? Ho votato e voterò sempre opere utili per la città».

«Contro il tennis – la replica di Piergiorgio Zambotti, consigliere della Lega – non ho niente. Ma mi sembra il progetto di un singolo consigliere, più che dell’amministrazione. Giuridicamente è compatibile, ma ha senso che un presidente voti? Chi ha a che fare con progetti e risorse della pubblica amministrazione non dovrebbe sedere in Consiglio». Ancor più rabbioso l’attacco del capogruppo Pd Gabriele Bertoldi a Andrea Matteotti: «È intellettualmente disonesto e da anni perdiamo tempo perché si presenta impreparato in Consiglio. C’è chi vuole il bene della città e chi non vuole votare nulla. Lui non vota nulla, neanche la Rete delle riserve, per quanto si professi ambientalista. Andremo avanti senza di lui». Matteotti, non ottenendo un ravvedimento, ha detto: «Non devo rispondere a certi personaggi che si rendono ridicoli». A quel punto il presidente Mauro Pederzolli ha invitato a moderare i termini e alla sportività: «Ci sono vincitori e sconfitti, non vincitori e altri che vengono spazzati via». (m.cass.)