«Quaranta alloggi Itea liberi, ma non possono essere usati» 

Lo dice il sindaco Mosaner rispondendo ad un’interrogazione di Grazioli e Zambotti (Lega) «Non vengono assegnati dall’Istituto perché necessitano di lavori straordinari di manutenzione»


di Matteo Cassol


ALTO GARDA. «Nell’Alto Garda ci sono quaranta alloggi Itea liberi»: a dirlo è il sindaco di Riva Adalberto Mosaner, in risposta a un’interpellanza della Lega sul tema dell’emergenza abitativa. Si tratta di appartamenti non occupati ma nemmeno riassegnati: «Itea – dice il primo cittadino, tornando su un tema già sollevato anni fa dall’allora presidente della Comunità di Valle Salvador Valandro – non può procedere all’assegnazione degli stessi dato che per poter essere locati necessitano di interventi di manutenzione straordinaria». I consiglieri del Carroccio Luca Grazioli e Pier Giorgio Zambotti – ricordando una mozione del 2016 votata all’unanimità in Consiglio che impegnava a fornire ai genitori separati un alloggio temporaneo e un supporto che permetta loro di riorganizzarsi – oltre al numero di alloggi Itea liberi chiedevano cosa intenda fare il Comune per aumentare il numero di abitazioni a canone moderato, «visto che le attuali sono insufficienti e che i cittadini hanno bisogno di risposte e in fretta, soprattutto in certi casi di estrema emergenza» (in tal senso veniva citato invece l’esempio virtuoso di Rovereto). «Il Comune, non avendo compiti istituzionali in materia di assegnazione di alloggi in ambito sociale, non ha – la replica del sindaco Mosaner – strumenti a sua disposizione, tranne la concessione di sgravi fiscali sugli immobili privati locati con canone concordato. A tal fine il Comune a partire dal dicembre 2006 ha istituito l’elenco comunale degli alloggi locati con canone concordato che godono di “bonus” fiscale; a oggi risultano iscritti 47 alloggi. Il Comune non pone limite al numero di bonus fiscali da concedere, per cui tutte le domande vengono accettate. Il nostro Comune inoltre è l'unico dell'Alto Garda che abbia pienamente ottemperato all’obbligo stabilito dalla Provincia di destinare urbanisticamente una serie di aree per la realizzazione di alloggi di edilizia economico-popolare; una parte di questi sono stati già realizzati (zona via Grez e via Italo Marchi) e altri sono stati già progettati da Itea con previsione di iniziare i lavori nel 2018 (zona via Italo Marchi quarto intervento e zona via Pigarelli)».

Grazioli e Zambotti si lamentavano poi per le modalità di ripartizione dei posti nei lavori socialmente utili di Intervento 19, parlando di molte lamentele tra gli esclusi, «tra i quali si registrano situazioni drammatiche di persone che senza questo lavoro, essendo anche portatori di disabilità, sono costretti all’indigenza». Al riguardo si chiedeva di rendere pubbliche le modalità di selezione e quale fosse la situazione in termini di richiedenti e posti disponibili. «La modalità di selezione delle persone da assumere nell’ambito dell’Intervento 19 – la riposta del sindaco – è stata definita con deliberazione giuntale 189 del 2016, un atto pubblico. Le domande per inserimento nell’Intervento 19 2018 sono 162: i posti disponibili sono 55».













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