Negozio chiuso, sorpresa a Ledro 

Con l’addio di Latte Trento perso un altro punto di riferimento, amministrazione comunale preoccupata



LEDRO. Come era prevedibile, ha destato sorpresa e disappunto tra molti ledrensi l’inaspettata chiusura a Pieve di Ledro del negozio di prodotti caseari e di altre specialità trentine di proprietà di Latte Trento, cioè del Consorzio Produttori Latte delle Valli Trentine, che tra i 350 soci annovera la decina di allevatori locali i quali con gli oltre 650 bovini conferiscono una notevole quantità di latte, valutabile tra i 40 ed i 50 quintali giornalieri. La più sconcertata e, per ora, la più penalizzata è la signora Giulia che da ben 31 anni lavorava nella “bottega” di via Nuova, lungo la statale ledrense, che rammenta: «Della chiusura mi hanno avvisato alcuni giorni prima e nulla so del mio futuro lavorativo». Sarà licenziata dopo un così lungo periodo molto proficuo durante il quale si era accattivata le simpatie della crescente clientela e dei molti turisti richiamati dalla genuinità dei prodotti nostrani della tavola? L’alternativa, potrebbe essere, il trasferimento presso uno dei ora dodici negozi della Latte Trento, ma i più vicini sono a Storo ed ad Arco, trasformando la non più giovane signora Giulia in una pendolare con gli evidenti disagi che derivano. Tra breve si conosceranno le decisioni dei responsabili del Consorzio Produttori Latte.

Pure l’amministrazione comunale di Ledro si sta interessando alla chiusura del negozio della Latte Trento di Pieve ed ha espresso preoccupazione in quanto si tratta di un altro tassello di quel progressivo depauperamento economico e sociale che negli ultimi anni sta interessando la valle. Tra le conseguenze negative, come aveva rammentato a suo tempo il sindaco Roberto Girardi, il costante trasferimento dei residenti in altre zone con numeri significativi. Non è escluso un intervento ufficiale della giunta comunale per bloccare questo “degrado valligiano” non più ammissibile.

Il presidente degli allevatori ledrensi, nonchè socio del Consorzio Produttori Latte, Alberto Mazzola, non è stato informato dell’inattività del punto vendita di Pieve e pertanto non è in grado di fornire chiarimenti.

Era il 1987 quando i responsabili del caseificio di Ledro, con sede a Tiarno di Sopra, dove avveniva la trasformazione del latte in formaggio, decise di commercializzare l’ottimo prodotto aprendo un negozio a Pieve (assumendo la signora Giulia), una località ritenuta più centralizzata e turisticamente più valida. Successivamente, vi fu la fusione con il caseificio di Fiavè, poi con quello di Pinzolo. Otto anni fa, a seguito di una serie di accorpamenti a livello provinciale, subentrò il Consorzio Produttori Latte con sede a Trento, in località Spini. (a.cad.)













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