Matematica, in tre alle Olimpiadi 

Nicola Lombardi, Andrea Zanin e Cesare Straffelini (studenti del Maffei) si giocheranno l’oro a Cesenatico


di Katia Dell’Eva


RIVA. Siedono tra i banchi del liceo Maffei, tre dei sei studenti trentini passati alla fase nazionale delle “Olimpiadi della matematica”. Sono Nicola Lombardi, della 5A scienze applicate, Andrea Zanin, della 5A scientifico e Cesare Straffelini, della 3A classico, coloro che promettono di portare alto il nome dell’Alto Garda.

Strutturate secondo la gerarchia di un normale campionato sportivo, queste Olimpiadi cominciano, come raccontano gli stessi ragazzi, «con una fase d’istituto, che prende il nome di “Giochi di Archimede”. Chi si piazza tra i migliori, ha accesso alla seconda fase, quella provinciale. Di qui, si va poi, appunto, ai nazionali». Questo il percorso seguito da Andrea e Nicola che, negli scorsi mesi, hanno saputo conquistare le prime posizioni nella classifica trentina. «Io invece» - aggiunge Cesare - «ho avuto automaticamente accesso alla fase italiana, perché lo scorso anno mi sono posizionato tra i primi venticinque, portando quindi a casa l’oro. Il podio è infatti diviso in maniera differente rispetto allo sport: non vincono solamente i primi tre, ma si va per fasce». Benché siano amici, i tre si troveranno quindi l’uno contro l’altro nelle gare di Cesenatico, dal 3 al 6 maggio. «Lì avremo quattro ore e mezzo per risolvere sei problemi» - spiegano. «Fondamentale, per capirli, è la logica, ma anche tanto esercizio. I quesiti che vengono posti, infatti, non sono quasi mai legati al programma scolastico, quindi serve allenare la mente a riconoscere dei principi che sono all’incirca sempre gli stessi, in modo da diventare veloci». Un training che, negli scorsi mesi, li ha portati a macinare problemi su problemi, da soli e in compagnia: «Esistono, più volte l’anno, degli stage appositamente organizzati, con sede a Pisa» - racconta Cesare, il solo dei tre ad avervi preso parte.

Tutt’altro che novellini, Andrea e Cesare hanno cominciato a partecipare alle “Olimpiadi della matematica” cinque anni fa, il primo spinto dai docenti, il secondo per passione. Più “fresco” di campionati, invece, Nicola, che è al suo secondo anno e dichiara di essere stato mosso «dal bisogno di riempire il troppo tempo libero». Ciascuno dei tre, tuttavia, è convinto delle proprie capacità e punta alla medaglia. Ma guardando più in là, oltre la maturità, quanto di questo amore per i numeri rimane nei loro progetti di vita? Andrea risponde convinto di volersi iscrivere alla Facoltà di matematica. «A me invece questa materia non piace troppo» - afferma Nicola - «quindi farò fisica». Incerto, infine, Cesare, che resta, per il momento, diviso tra le scienze e un amore per la storia dell’arte.













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