«Marocchi non è stato votato da un tennese su due»

tenno. «Salvo svarioni postelettorali ci è parso di leggere nelle parole del sindaco vincitore al 51%, Giuliano Marocchi, un certo accanimento nei nostri confronti accusati di essere coloro che...



tenno. «Salvo svarioni postelettorali ci è parso di leggere nelle parole del sindaco vincitore al 51%, Giuliano Marocchi, un certo accanimento nei nostri confronti accusati di essere coloro che vogliono, o meglio volevano, solo visibilità. Dovremmo cambiare il termine, a nostro avviso e sostituirlo con “trasparenza”». A Stefano Bonora e Cristian Signoretti, neoeletti consiglieri comunali di opposizione, non sono andate a genio alcune dichiarazioni, dopo la vittoria elettorale, del sindaco Marocchi. «Dichiarazioni contro i componenti del gruppo avversario sono molto discutibili ancorché inopportune – scrivono - noi ci ricordiamo come proprio lui, prima nel 2010 poi nel 2015, abbia cambiato compagine politica passando da gruppo a quello avversario senza troppi patemi d’animo. Così, come se fosse la cosa più normale». Le critiche di Bonora e Signoretti vanno anche oltre: «Temi come il nido e altre opere sono state messe all'angolo e vista l'impossibilità di garantire una corretta trasparenza alla comunità abbiamo pensato fosse meglio lasciare quel sistema, quel modo di fare politica, per formare un altro gruppo con cui costruire una nuova classe politica. Ricordiamo al nostro sindaco che una persona su due non lo ha votato».













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