Il deposito degli autobus per due mesi alla Baltera 

Convivenza difficile. Da lunedì soluzione sperimentale, via venti mezzi da viale Trento Trovato un accordo tra Trentino Trasporti, Patrimonio del Trentino e Riva Fierecongressi


Gianfranco Piccoli


RIva. Non è una soluzione definitiva, ma la notizia farà certamente piacere ai residenti di viale Trento che da decenni chiedono lo spostamento del deposito di autobus dalla stazione delle corriere. A partire da lunedì, infatti, venti mezzi saranno trasferiti per due mesi, in via sperimentale, nel parcheggio “A” (l’ex Simoni) delle centro fieristico della Baltera. Ad annunciarlo è la presidente di Trentino Trasporti, l’avvocato Monica Baggia, che ha trovato un accordo con Patrimonio del Trentino (che è proprietaria dell’area) e Riva del Garda Fierecongressi, che gestisce il complesso della Baltera.

«Non sposteremo tutti i mezzi – spiega Monica Baggia – ma quelli che partono al mattino presto, quindi i bus che possono arrecare più disturbo ai residenti. In questo modo, di fatto libereremo l’area della stazione che sta più a ridosso degli edifici residenziali».

La fase sperimentale non è solo legata al fatto che fra due mesi la Patrimonio del Trentino vuole nuovamente avere la disponibilità del parcheggio. In queste settimane, infatti, Trentino Trasporti verificherà anche con i residenti di viale Trento se una soluzione di questo tipo, ovvero il semplice spostamento di una ventina di mezzi, possa essere risolutiva per i problemi legati soprattutto all’inquinamento acustico: «Noi, com’è noto, siamo già proprietari di un’area destinata a deposito a San Cassiano, rimasta a lungo indisponibile per il ritrovamento di reperti archeologici. Fermo restando che dobbiamo ancora risolvere il problema dell’accessibilità, su quel terreno potremmo al massimo ospitare venti autobus, ovvero - spiega ancora la presidente di Trentino Trasporti - lo stesso numero che andremo a collocare alla Baltera fino a metà maggio».

Chiaro che, se in questi due mesi i problemi sollevati dai residenti non dovessero trovare risposte soddisfacenti, Trentino Trasporti dovrà valutare altre soluzioni. Tradotto, significa lo spostamento dell’intera stazione (ipotesi che pare lontana anni luce dal trovare una soluzione ragionevole, nonostante sia contenuta in un ordine del giorno approvato dal consiglio provinciale) oppure del deposito, dell’officina e del lavaggio: “Ma a quel punto – spiega Monica Baggia – l’area di San Cassiano non sarebbe sufficientemente ampia per ospitare tutto e dovremmo trovare una soluzione alternativa, ad esempio attraverso una permuta”.

L’opzione Baltera è il primo passo concreto dopo anni di attesa. Dopo l’acquisizione del terreno di San Cassiano i residenti di viale Trento speravano in una rapida soluzione, ma il ritrovamento archeologico ha non solo bloccato per anni l’utilizzo dell’area, ma l’ha di fatto ridotta di un terzo.

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