Disabilità, da 20 anni Eliodoro è in prima linea 

Oggi si festeggia l’anniversario della fondazione della cooperativa sociale La presidente Lenzi: «Una realtà cresciuta nel tempo, anche grazie alla comunità» 


di Sara Bassetti


RIVA. Un traguardo significativo e prezioso. Vent’anni di storia e di attività, e una realtà che ha fatto delle parole chiave “inclusione” e “innovazione” i capisaldi della propria visione e del proprio agire. La Cooperativa sociale Eliodoro, punto di riferimento nell’Alto Garda per i servizi socio-assistenziali, culturali ed educativi, una realtà che opera a favore dell’integrazione delle persone diversamente abili, di coloro che soffrono di un disagio psichico e di chi si trova in condizioni di svantaggio o fragilità sociale di vario tipo, celebra oggi il ventesimo anniversario di attività con un momento di gioia e festa dedicato ai soci, agli operatori, ai volontari e alle reti sociali. Un evento programmato presso l’hotel Campagnola di Riva del Garda, per fare un bilancio sui passi compiuti, e gettare uno sguardo alle sfide future.

«Eliodoro è nata nel 1998 grazie al lavoro di un gruppo di famiglie e di volontari, profondamente intenzionati a dare risposta ad un preciso bisogno di quel momento, l’inserimento nel mondo del lavoro di ragazzi con disabilità – racconta Laura Lenzi, presidente della Cooperativa – la bellezza di questi vent’anni è vedere quanti passi siamo riusciti a fare: la Cooperativa è cresciuta con i tempi, e questo anche grazie alla grande solidarietà della nostra comunità».

Nata con i tirocini formativi per l’inclusione lavorativa, la Cooperativa ha poi allargato la propria attività a diversi ambiti, arrivando attualmente a supportare, attraverso i servizi che compongono le diverse aree d’intervento, oltre 130 persone. «Il filo conduttore di tutte le nostre attività – aggiunge la presidente – è mettere al centro la dignità di ogni persona, da valorizzare e tutelare, sia essa un bambino, un adulto, una persona con svantaggio o disabilità. Seguendo questo valore abbiamo avviato nel corso di questo ventennio varie progettualità, sempre rimanendo legati al nostro territorio di origine e alle sue comunità».

Quattro le grandi filiere d’intervento, «che diventano fondamentali grazie non solo al gruppo dei responsabili, ma anche ai numerosi collaboratori esterni, dal Comune ai volontari e ai consulenti, persone che mettono a disposizione il proprio tempo e la propria competenza». Con una convinzione salda: tutti i ragazzi che usufruiscono dei servizi sono portatori di saperi, di desideri e di competenze, oltre che di bisogni, «motivo per cui è fondamentale co-progettare insieme a loro i servizi”. All’area formazione-lavoro si è aggiunta nel tempo l’area socio-educativa, con percorsi volti al benessere, all’autonomia e alla crescita personale e sociale per adulti disabili e sostegno alle loro famiglie; l’area età evolutiva, che propone interventi a sostegno di minori disabili e fragili in stretta collaborazione con gli enti istituzionali di riferimento, e l’area “abitare”, che offre percorsi ed esperienze di vita “fuori casa».

«Abitare rappresenta una delle conquiste di questo ultimo anno vulcanico, il compimento di uno dei nostri sogni nel cassetto – ha aggiunto Lenzi – assieme ad esso la creazione dell’Oal, officina abilità lavorative”» un centro in cui i ragazzi creano oggettistica vendibile sul mercato, con materiale di recupero. La costruzione di tutti i servizi si sviluppa in stretta collaborazione con le famiglie che ne fanno richiesta, oltre che il servizio sociale, gli enti pubblici e la compagine privata-sociale del territorio. «I percorsi avviati nel tempo ci hanno sempre regalato delle grandissime soddisfazioni – ha aggiunto il direttore di Eliodoro, Cristian Aiardi – l’idea oggi non è solo di festeggiare ciò che è stato in questi vent’anni, ma di regalarci nuovi spunti e stimoli per il futuro, con l’obiettivo di condividere l’analisi dei bisogni e di disegnare la cornice di riferimento entro cui si è chiamati ad agire nei prossimi anni».

«In questi vent’anni molto è stato fatto - ha concluso la presidente - e oggi siamo qui con tanti ricordi, esperienze e ancora qualche sogno da realizzare. A tutti gli amici, soci, lavoratori, volontari, organizzazioni e gruppi che ci hanno sostenuto e ci sostengono, il nostro grazie».













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