Coop, la Cgil boccia l’integrativo 

Caramelle: «Condizioni inaccettabili». Il commissario Postal: «Sorpreso, ne parlavamo da 10 mesi»



RIVA. La segreteria della Cgil Filcams boccia la proposta di accordo sul nuovo contratto integrativo così come elaborata dal commissario e dalla direzione della Coop Alto Garda. Una linea condivisa anche dagli iscritti - si legge in una nota -che giovedì hanno affrontato la questione al termine di un'assemblea. «La proposta così come elaborata da Coop Alto Garda è per noi irricevibile – spiega il segretario Roland Caramelle -. Ne abbiamo esaminato i contenuti e riteniamo che su diversi punti ci sono criticità che vanno risolte. Per questa ragione non possiamo accettare “un prendere o lasciare”, ma invitiamo la Coop a risedersi al tavolo delle trattative, riaprire il confronto e trovare una soluzione. Si sta discutendo di un integrativo che può diventare modello anche in vista dei prossimi rinnovi contrattuali nelle famiglie cooperative, in Sait e in Superstore, e non possiamo avallare decisioni che non vadano a reale vantaggio dei lavoratori».

Tra i punti che non vanno bene alla Filcams la proposta di non riconoscere alle lavoratrici part time il lavoro supplementare, il non riconoscimento per festivi e domeniche della maggiorazione per i lavoratori a tempo determinato e una seppur blanda disponibilità richiesta a tutti i dipendenti a lavorare nelle giornate festive, un tacito riconoscimento del demansionamento di un certo numero di lavoratori. E ancora la richiesta della coop di equiparare i lavoratori a tempo determinato a quelli stagionali senza però riconoscere la maggiorazione economica, in totale controtendenza alle posizioni che si stanno cercando di portare avanti sul tavolo aperto con Confcommercio. C'è poi la questione economica con un premio di risultato che andrebbe solo ai dipendenti fissi, peraltro senza certezze che venga veramente erogato. «I lavoratori hanno già pagato gli errori di gestione commessi dai vertici della coop, che hanno portato al commissariamento», insiste Caramelle. «Postal ha inviato l’ultima versione dell’accordo definendolo “immodificabile” e inserendo condizioni mai discusse - aggiunge Mirko Carotta - per noi una situazione inaccettabile. Il commissario deve tornare al tavolo e riaprire la trattativa, anche alla luce dei sacrifici fatti dai lavoratori per risanare la coop».

Maurizio Postal, commissario della Coop Alto Garda, si dice sorpreso: «Da dieci mesi stiamo parlando dell’integrativo, che ho consegnato ai sindacati ormai un mese fa. Mi sembrava ci fosse un clima positivo ed ero certo che avremmo trovato un accordo, anche alla luce del fatto che nonostante la crisi non si sia mai arrivati a licenziamenti collettivi».













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