IL LUTTO

Addio a Mario Bernardo, partigiano e cineasta

Si è spento a Bieno alla soglia dei 100 anni. Ha combattuto nella Resistenza, è stato direttore della fotografia di Pasolini e Rossellini e collaboratore di Totò



TRENTO. Nella serata di domenica 10 febbraio si è spento nella sua casa di Bieno, alla soglia dei 100 anni d’età, Mario Bernardo.

Ufficiale alpino in Alto Adige durante la guerra ed ex partigiano conosciuto con i nomi di battaglia “Bela Kun”, prima, e “Radiosa Aurora” poi, Bernardo era stato promotore di cinema, direttore della fotografia in film di grandi registi, da Roberto Rossellini a Pier Paolo Pasolini, e per ben 25 anni docente di tecnica della ripresa al Centro sperimentale di cinematografia di Roma.

Autore di più di quattrocento tra film, sceneggiati tv, documentari e short pubblicitari, nel 2003 quest’incredibile uomo aveva scelto di tornato a vivere a Bieno, in quella che era stata la casa di sua madre. Nato a Venezia nel 1919 il prossimo 22 febbraio Mario Bernardo avrebbe festeggiato il suo centesimo compleanno.

Tra i tanti personaggi di spicco con cui collaborò durante la sua luminosissima carriera, oltre ai già citati Rossellini e Pasolini, anche l’indimenticabile Totò, “il principe della risata”, che conobbe profondamente durante le riprese del film “Uccellacci e uccellini” del 1966.

I funerali si terranno in forma laica quest’oggi, 12 febbraio, alle 18 nella sua casa di Bieno.













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