Un autunno spettacolare, perfino l'uomo migratore ha ritardato la partenza



autunno

In questo autunno spettacolare perfino l'uomo migratore, che poi sarebbe mio fratello, ha rimandato la partenza. Dopo tanti anni ci eravamo ormai abituati al rito autunnale dei saluti: pranzo in famiglia, considerazioni nostalgiche su come passa in fretta il tempo, quindi una pacca sulla spalle e via, ci rivediamo in primavera. Ma quest’anno mio fratello, cioè lo zio Nicola, da me soprannominato l’uomo migratore, lavoratore stagionale che insegue la bella stagione in giro per il mondo, ha deciso di prendere tempo annunciandomi al telefono la grande novità: «Sai che ti dico? Si sta troppo bene qui, niente a che vedere con quei giorni di novembre di una volta (te li ricordi brother?), quando battevamo i piedi a terra nel cimitero di montagna, in attesa che venisse il prete a benedire la tomba del nonno al cimitero, e poi di corsa in casa a mangiare castagne per scaldarci».

Dice che in questa sensazionale estate di San Martino ce n’è per tutti i gusti: la mattina si sveglia e prima di fare colazione accende quattro legnette nella stufa (che è uno dei piaceri della vita); quindi scosta le tende per lasciare che la casa si riscaldi al sole di mezzogiorno e infine esce a lavorare in giardino. Oppure nell’uliveto del suo amico P. – affacciato sul Garda – dove nei giorni scorsi stavano a petto nudo a godersi i colori dell’autunno. Cose mai viste. La Giamaica può aspettare tranquilla.

Poiché crediamo entrambi che prima o poi l’inverno arriverà, lui ha quel biglietto per i Caraibi pronto nel cassetto («appena fa freddo parto»), mentre per quanto mi riguarda ho fatto portare i soliti due bancali di legna nel giardino. Due, non uno, perché amo la neve e in queste ultime, folli, stagioni ho imparato che la legna che sopravvive all’inverno, torna buona in primavera.

Dice Meteotrentino che sono in arrivo giornate eccezionali: chi avrà la possibilità di andare in montagna troverà (lassù, dove la neve di settembre e ottobre si è subito squagliata) temperature quasi estive, grazie anche all’inversione termica. Mangiamo all’aperto e godiamoci questo autunno favoloso: se pure l’uomo migratore ha rinviato la partenza, credetemi, significa che ne vale la pena.













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