Toro, Filadelfia, Law e Baker



E’ il Torino a scrivere, poche ore dopo la tragedia aerea di Medellin, alla Chapecoense: “Commozione per la tragedia. E' un destino che ci lega indissolubilmente, vi siamo fraternamente vicini”. Non può che essere così. Superga 1949 ha fatto per sempre del Torino una squadra a parte. Così non stupisce che l’editoria sportiva continui a riservare uno spazio tutto particolare alla compagine piemontese. L’ennesima conferma dalle edizioni Bradipolibri - in catalogo ben sedici titoli granata - che proprio in questi giorni sfornano due titoli imperdibili per gli amanti del genere.  Filadelfia di Vincenzo Savasta e Fabrizio Turco (200 pagine) racconta la storia del mitico stadio che ritroverà finalmente vita nella primavera del prossimo anno. Più che uno stadio, il tempio, dicono gli autori. Anzi: più di un tempio, la “Casa”. Ma prima del Fila cosa c’era?  E chi l’ha ideato? Costruito? Finanziato? Il libro fa rivivere i protagonisti per raccontare le origini e l’inaugurazione del 17 ottobre 1926, con il resoconto di un pomeriggio diventato storico. Raccontare, però, vuol anche dire descrivere il quartiere, il territorio, le comunità di immigrati e operai che hanno fatto la storia della Torino industriale di inizio Novecento. Chiedi chi erano Law e Bakerfila law di Paolo Ferrero (120 pagine) è invece la storia di un campionato, quello del 1961-62, che il Torino conclude al settimo posto. E’ il Toro di capitan Barzot, allenato dal brasiliano Beniamino “Jo” Santos (morirà in un incidente d’auto il 21 luglio 1964) ed è, soprattutto, il Toro di Denis Law e Joe Baker, il primo scozzese, il secondo inglese, calciatori di classe, forza e talento. I primi mesi nella squadra granata sono  fantastici, segnano e danno spettacolo. Ma sono giovani ed esuberanti (troppo...). Il 7 febbraio 1962 escono da un nightclub e salgono un po’ brilli su una Giulietta Sprint: alle quattro di mattina si schiantano contro un monumento dedicato a Garibaldi. Escono illesi dall’incidente, ma travolti dalle critiche. La loro stagione italiana si chiude così. Addio sogni granata. Tornati in patria, faranno sfracelli. Law, al Manchester United, divenne the King, al fianco di un certo George Best...

 

 
 













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