Sullo "sconto" al presidente Rossi servono velocità e trasparenza


di Alberto Faustini


È un’inchiesta che ha l’aspetto di una bomba a orologeria. Anche se tutti s’affrettano a dire che il presidente della Provincia non è indagato. 

Il dottor Profiti è un magistrato serio. Un uomo che conosce valore e peso di certe indagini. Di certe sfumature. Persino di certe parole. Il sostituto procuratore della Repubblica di Trento è insomma un inquirente attento: sa dunque molto bene che indagare un imprenditore per uno sconto che avrebbe fatto al governatore sulla ristrutturazione di casa è a dir poco una spina nel fianco del presidente Rossi. E non solo perché il governatore s’appresta a fare due campagne elettorali importanti in pochi mesi.

Due cose, dunque, si devono chiedere, tanto al dottor Profiti quanto al presidente Rossi, che già ieri ha peraltro precisato di non aver goduto di un trattamento di favore. E quelle due cose sono velocità e trasparenza. Velocità, perché i tempi della giustizia sono spesso di per sé un’ingiustizia, nel nostro Paese. E trasparenza, perché anche una minuscola ombra, in un contesto così delicato, potrebbe alterare il gioco della democrazia e accartocciare irrimediabilmente la pagina bianca, per usare una bella espressione di Mattarella, che ci apprestiamo a scrivere noi elettori.













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