IMMIGRAZIONE

Questo governo è senza umanità

Un'altra tragedia nel Mediterraneo. E il governo italiano è arrivato al punto di punire chi salva esseri umani che stanno annegando


di Vincenzo Passerini


In un nuovo spaventoso naufragio nel Mediterraneo, venerdì scorso sono morte almeno 65 persone partite per l’Italia dalla Libia in cerca di un futuro migliore. I pescatori tunisini ne hanno salvato per fortuna molte altre, allertando le navi. 

I pescatori hanno conservato la pietà che i nostri governanti hanno perduto. Il governo italiano è arrivato al punto di punire chi salva esseri umani che stanno annegando. Una vergogna che dovrebbe far reagire tutte le coscienze e che invece è accolta da troppa indifferenza e da troppi applausi, altrettanto vergognosi. Un governo che si dice cristiano e che punisce i samaritani. I pulpiti delle nostre chiese dovrebbero tremare di indignazione di fronte a questa offesa alla dignità umana e al Vangelo. Cosa resta dell’umanità se non sentiamo dolore di fronte a questi morti? Cosa resta del Vangelo se si punisce chi salva la vita umana? Non possiamo rimanere in silenzio e abituarci a questa barbarie.

Dietro ai numeri di morti ci sono persone, nomi, volti, storie, famiglie, affetti, sogni. Dobbiamo ricordarli quei nomi. È quello che fa United for Intercultural Action, una ong olandese che raccoglie i nomi e le storie dei migranti morti nel tentativo di raggiungere l’Europa. Morti in mare, ma anche sulla terraferma, nei centri di detenzione, nelle strutture di accoglienza, in tante altre situazioni a causa dei muri fisici e legislativi costruiti dalla fortezza Europa.

United tiene costantemente aggiornata questo elenco delle vittime, verifica accuratamente le informazioni raccolte, restituisce i nomi a ciascuna vittima, anche se non sempre è possibile, ricostruisce le circostanze, la data, le modalità della morte, segnala la fonte di informazione. Un lavoro paziente e rigoroso da cui è nata “la lista”. Dal gennaio 1993 al 30 settembre 2018 “la lista” elenca e ricorda 35.597 morti. Una strage spaventosa. Una strage infinita. La strage della nuova guerra d’Europa. La lista è attualmente ferma al 30 settembre 2018 perché, prima di essere inseriti, i nomi delle vittime e le circostanze della morte devono essere per alcuni mesi sottoposti a verifiche, spesso lunghe e laboriose.

La mia proposta è che il 20 giugno prossimo, giornata mondiale dei rifugiati, “la lista” sia pubblicamente letta in diversi luoghi del Trentino. In ciascuno sia letta una parte di questo interminabile e dolente elenco, in modo che l’insieme delle iniziative ne consenta la lettura integrale. Siano letture pubbliche aperte alla libera partecipazione di cittadini, associazioni, volontari. Come è già accaduto in diversi paesi d’Europa e in diverse città italiane. La lista si può facilmente trovare sul sito di United. Ci sono ancora tante splendide riserve di umanità nella nostra società. Dobbiamo reagire insieme alla indifferenza e alla barbarie ricordando insieme i nomi dei morti e continuando insieme ad aiutare i vivi.













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