La sfera in orbita



Il titolo ha del poetico: “Lenta può essere l’orbita della sfera”.  L’autore è Michele Ansani, classe 1958: insegna Paleografia latina ed Esegesi delle fonti medievali all'Università di Pavia ma piace anche citarlo tra i fondatori del sito Eupallog - Immagini, culture e storie del football, una leccornia per i patiti del genere. Il suo libro (Eraclea edizioni) entra di diritto e di corsa nella top ten (anzi, nei primi dieci) titoli sul calcio da molti anni a questa parte. E se il titolo è poetico, Ansani - nella premessa - aggiunge: “Della storia del calcio, in queste pagine propongo solo alcuni frammenti. Si tratta di brevi narrazioni, un catalogo (epico, fantasmagorico, comico) di gesti o personaggi che hanno reso dense e sovrabbondanti le cronache di competizioni e partite. Cosa ne è sortito? Forse una collezione di favole brevi, talvolta sospese, senza epilogo e presupposti, senza vinti e vincitori. Oppure una sequenza di istantanee scattate qua e là durante un andirivieni costante nel tempo nello spazio, dall’Europa al Sudamerica e viceversa, poi cronologicamente ridisposte”. Si comincia il 23 marzo 1888 con quattro chiacchiere in compcopertina-ansaniagnia di William McGregor, scozzese, primo presidente dell’English Football Association. Si chiude l‘8 giugno di quest’anno, in un pomeriggio d’estate a Orjans Vall, il campo dell’Halmstads BK, squadra svedese. In mezzo William Dunning e Stanley Matthews, Jan Studnicka e Ferenc Puskás, Demóstenes e Johan Cruijff, Meazza e Gilmar Popoca. L’autore affronta il viaggio in compagnia (saltuaria, oltreché immaginaria) di Vittorio Pozzo e assistito da un doppio alter ego (un professore sbrigativo e un ragazzino trasognato). Il catalogo che ricava è miele per chi si ostina - contro ogni evidenza - a cercare tracce di poesia e di epica nell’orbita della sfera. A proposito: il titolo del libro è quello del capitolo di data 20 giugno 1976. Quando a Belgrado, Antonin Panenka, semisconosciuto centrocampista del Bohemians 1905 di Praga, entra nella storia del calcio battendo un calcio di rigore, contro la Germania, come mai si era visto su un campo. Inventa il cucchiaio, un tiro che sembra, scrive Ansani, l’orbita lenta di un pianeta.













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