La scuola trentina? La vittoria del colore sul grigio delle macerie



1474799008427C'è un momento preciso in cui tutta Italia si è innamorata della scuola costruita dai trentini ad Amatrice. L'hanno costruita a tempo di record, con una serie di container portati dal Trentino, dove prima c'era un terreno incolto. Timidamente avevano sperato, con l'aiuto del bel tempo, di riuscire a concludere i lavori prima dell'inizio dell'anno scolastico. Poi la pioggia ha reso tutto più difficile, ma i volontari trentini ce l'hanno fatta ugualmente. All'interno della scuola hanno portato pure banchi nuovi di zecca, acquistati con i soldi ricavati dalla vendita di pesche e patate (!) che alcune aziende agricole avevano messo a disposizione gratis. C'erano questi (e tanti altri) motivi per sorprendersi e applaudire i volontari, ma sapete quando l'Italia intera si è davvero innamorata della nuova scuola? E' stato quando i volontari l'hanno dipinta di bianco, rosso, giallo e blu, tinte primarie che - messe in fila in una terra dominata dal grigio delle macerie - hanno commosso ed emozionato tanta gente.

E' andata così: i tecnici hanno verificato i livelli della gettata di cemento, hanno collegato gli impianti elettrici e idraulici, hanno curato ogni dettaglio ma, di fronte a quella fila di container, non erano convinti. Così hanno chiesto all'architetto Marco Giovanazzi: che si fa? Va bene il tetto in legno che farà assomigliare i container a una casa, ma per risollevare il morale di una comunità terremotata serve qualcosa di più. Ad esempio il colore, ha deciso l'architetto, che si è messo al lavoro per migliorare l'aspetto (un po' triste) di quella scuola in bianco e nero.

E' stato allora - quando i volontari si sono armati di pennello, con qualche difficoltà per il giallo che attirava sciami di insetti - che i giornali e le televisioni hanno scoperto la "scuola del miracolo". Perché nella vita un po' di colore fa la differenza, come sanno i popoli del nord, che per sopportare la piattezza del paesaggio dipingono con colori vivaci le facciate delle case. Come sanno gli abitanti dell'isola di Burano, che sarebbe bellissima lo stesso ma con tanti colori lo è di più. Come hanno scoperto i volontari trentini, uomini e donne che badano al sodo e che hanno battuto ogni primato con la loro scuola, ma che hanno completato il miracolo di solidarietà quando l'hanno... colorata.













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