L'altra storia di Fausto Coppi



A pochi giorni di distanza dalla conclusione del Tour de France, ecco un libro che ha come protagonista un ciclista italiano che al Tour si è imposto due volte. Un campione leggendario, icona stessa del ciclismo, non a caso Campionissimo. Pagine assai particolari quelle di Un’altra storia di Fausto Coppi (Libreria dello Sportgiacché a firmarle è Faustino Coppi, il figlio. Aveva cinque anni quando papà Fausto muore, all’alba del 2 gennaio 1960, stroncato dalla malaria contratta in Africa che i medici italiani non riuscirono a diagnosticare in tempo per salvarlo. “Ti voglio scrivere papà, ma non tanto il campione di ciclismo assoluto, lo sportivo più illustre della sua epoca, quanto piuttosto a mio padre, che non avrà mai sessant’anni. La mia età di ocopertinacoppiggi”. Parte da queste premesse il racconto emozionato di Faustino. Al cospetto appunto di colui che è rimasto ancora oggi, ricorda l’editore, il più grande e mitico campione di tutti i tempi. Lui rivoluzionò il suo sport  facendolo entrare di colpo nella modernità, lui scandalizzò la sua epoca quando divorziò per sposare la misteriosa Dama Bianca, lui affascinò scrittori e giornalisti, lui fu considerato da Jacques Goddet, storico direttore del Tour de France, il più grande atleta al mondo. L’italiano dal profilo d’aquila e dalla silhouette nobile, che sorvolò il plotone infliggendo distacchi allucinanti ai suoi avversari ridotti allo stato di “nani della strada”. E’ lui, è Coppi, l’indimenticabile e mai dimenticato. Dopo che decine di opere hanno evocato la sua storia e la sua carriera, è il figlio unico e adorato a tentare di rivelare l’altra storia, quella di un padre ancora e per sempre presente. Un sorprendente dialogo che con la mediazione del giornalista e scrittore Salvatore Lombardo accompagna il figlio all’incontro con il padre.  Più che un libro di sport,un’ode umana, umanissima. Dieci capitoli, altrettante lettere. Le imprese, gli amici, i rivali (parole dolcissime per Gino Bartali), i giorni della felicità e quelli del dolore. E l’ultimo capitolo: “mi accompagni ogni giorno nella mia vita d’uomo”. Appunto: l’altra storia di Fausto Coppi.













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