Coppi, Gaucci e Lomu



Ciclismo, calcio, rugby. Tre sport, tre libri.
 
L’inconscio di Coppi di Paolo Viberti (Bradipo libri) è insieme romanzo sportivo, analisi psicologica, giallo con finale a effetto, storia di un campione del pedale, percorso di coaching, testo fantascientifico. Un libro inclassificabile, perché racchiude in sé sei tipologie di lettura, tutte ugualmente ortodosse e avvincenti. Attraverso otto sedute che ripropongono gesta sportive del Campionissimo e inquietudini dell’uomo Coppi, diventa un moltiplicatore di suggestioni, capace di rivolgersi ai tifosi di ciclismo, agli psicologi, ai lettori di romanzi, agli amanti di fantascienza e agli appassionati di gialli, con finale-thrilling a tinte forti.
 
91° minuto di Giacomo Giubilini (Minimum fax) è sì un libro sul calcio e sui suoi eroi, ma anche un’inchiesta su cosa muove realmente quella palla che carambola tra i piedi dei calciatori. Garrincha, Sacchi, Gaucci e le storie più spiazzanti del calcio a tempo scaduto. Miti, volti, media: l'immaginario del pallone. L’autore allarga lo sguardo fuori dai campi da gioco per svelarci come funziona un’industria globale che fattura miliardi. Strumento più forte di costruzione del consenso per noi che siamo, di volta in volta, tifosi, consumatori, spettatori o semplici target. Un’ambiziosa e meravigliosa opera-mondo che svela l’essenza del calcio contemporaneo e perché lo amiamo ancora così tanto.coppi PIATTO LOMU:Layout 1 91
 
L’uragano nero di Marco Pastonesi (66tha2nd editore)  racconta vita, morte e mete di Jonah Lomu. Racconta di come apparve tra gli All Blacks nella Coppa del mondo del 1995: un tuono, una tempesta, una furia, irresistibile nelle volate, negli impatti. Un gigante fulmineo, un fulmine gigantesco. E da quel giorno, da quelle quattro mete nella semifinale in cui la Nuova Zelanda rovescia la regina madre Inghilterra, il rugby volta pagina e apre un capitolo nuovo: dal dilettantismo al professionismo, uno sport vissuto ancora da gentiluomini ma giocato, ai più alti livelli, da superuomini. Proprio sul più bello comincia il calvario di Lomu: la malattia, il rientro, il trapianto, il ritiro, fino alla morte, annunciata eppure inaspettata.













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