Carnefici e vittime del capitalismo, il tragico “Krimi” di Patrick Brosi



Nulla è come sembra. A ben guardare, è uno dei grandi insegnamenti dell’intera letteratura gialla mondiale. Nulla è come sembra anche ne Il blogger di Patrick Brosi. Lanciato assieme ad altri interessanti titoli da Emons nella collana dei “gialli tedeschi”, il secondo Krimi del giovane autore di Stoccarda è il più classico dei pageturner all’americana. Il tema, i crimini delle multinazionali – nella fattispecie una casa farmaceutica – fa pensare al primo John Grisham. “Un thriller nella rete”, recita il sottotitolo ma, anche in questo caso – gioie e dolori del marketing letterario... – nulla è come sembra: i protagonisti – l’affascinante giornalista Marie Sommer e il grasso e affaticato commissario Andreas Nagel – che indagano su René Berger, il blogger che ha denunciato lo scandalo di un farmaco messo sul mercato pur conoscendone la potenziale pericolosità, lavorano alla vecchia maniera e lo fanno su due piani temporali diversi: Marie lo va a cercare nel suo buen retiro nella Foresta Nera per intervistarlo; Andreas, una decina di giorni più tardi, cerca di capire chi ne ha provocato la morte.
La narrazione corre incontro alla verità sui due binari, scandita con frequenza sempre più alta dai colpi di scena. Perché, appunto, nulla è come sembra: quello che sembra vero oggi – Berger ha raccolto le indiscrezioni di un whistleblower, una talpa scovata all’interno della casa farmaceutica, Marie è stata tradita dal fidanzato ed esclusa dal suo corso di studi universitario per una prova scritta andata male, prima di ricevere la proposta di lavoro più allettante della sua carriera – è falso, o perlomeno rischia di apparire sotto una luce completamente diversa pochi giorni dopo. Merito, o colpa, dell’unico vero colpevole del romanzo di Brosi: il profitto, il denaro, il successo, in nome del quale tutti – o quasi – sono pronti a commettere qualsiasi genere di crimine. Tutti carnefici, anzi, tutti vittime delle logiche capitalistiche più sfrenate. Il blogger è un thriller tragico, che riserva il destino più atroce anche al suo unico, vero eroe, prima di accendere un barlume di speranza. Ma solo all’ultima riga.













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