Oneri: la Camera prende tempo, in arrivo risoluzione Lega



Quotidiano Energia - La X commissione della Camera va verso una “pausa di riflessione” sulla questione degli oneri di sistema. Nella seduta di ieri, si legge nel resoconto, lo stesso promotore della risoluzione che ha avviato il ciclo di audizioni, Gianluca Benamati (PD), ha proposto “di rinviare di qualche settimana la discussione della risoluzione medesima”, soprattutto in attesa degli approfondimenti chiesti all’Arera in merito alla soluzione proposta dal presidente Besseghini. Posizione condivisa da Tullio Patassini (Lega), che “concorda con il deputato Benamati sulla complessità della proposta avanzata da Arera”, da cui deriva la necessità di “un’adeguata riflessione su come gestire gli oneri” e di “un aggiornamento della discussione per dar proficuamente seguito al buon lavoro svolto sinora”. Ciò anche per il fatto che “il suo gruppo sta predisponendo una risoluzione (già a suo tempo annunciata, ndr) e che una pausa nei lavori potrà premettere un'elaborazione più consona alle risultanze del dibattito”. Da questo punto di vista va sottolineato che nei giorni scorsi la presidente Barbara Saltamartini (sempre in quota Lega) ha sottolineato a QE l’intenzione di “arrivare a una risoluzione votata da tutta la commissione Attività Produttive”. E anche Paolo Barelli (FI) ha rimarcato la necessità di “arrivare all’approvazione di un testo condiviso”, concordando con l’opportunità di “una pausa di riflessione”. Intanto, Benamati ha riassunto i principali punti emersi dal lungo ciclo di audizioni, avviato a fine ottobre. “Prima di tutto – si legge nel resoconto - è apparsa evidente l'urgenza di intervenire sul tema. È parsa altrettanto evidente la necessità di regolamentare l'albo dei venditori a tutela sia dei venditori onesti che dei consumatori. È emersa poi dalle audizioni l'opportunità di utilizzare il Sistema informativo integrato per il controllo delle procedure dei versamenti degli oneri per la loro redistribuzione, a seconda dei diversi componenti, presso il Gestore dei servizi energetici-Gse o la Cassa per i servizi energetici ambientali –Csea anche al fine del controllo di quella morosità colpevole inquadrata nel fenomeno del cosiddetto turismo energetico. Esiste poi una morosità incolpevole, dovuta a questioni di indigenza, che rappresenta però una parte bassa dei 300-500 milioni di morosità complessiva. E verso questo tipo di utenza andrebbe reso più efficace e utilizzabile il bonus elettrico. Osserva al proposito che, in sede di discussione in V Commissione della legge di bilancio, è stato presentato non dal suo gruppo, ma da un gruppo di maggioranza, un emendamento in tal senso che non ha però trovato accoglimento”. Sono state avanzate poi, prosegue il resoconto dell’intervento di Benamati, “proposte sulla gestione degli oneri e la maggior parte dei soggetti ascoltati in audizione ha convenuto sull'opportunità di una gestione esternalizzata, affidata a un soggetto terzo”. Una soluzione “che gli è parsa condivisibile in quanto permetterebbe di evitare sia la morosità dei clienti che il fallimento o il comportamento disonesto dei venditori”. Benamati ricorda infine il “grande consenso” per la proposta di introdurre un sistema di riscossione simile a quello del canone Rai” (lanciata dal precedente Collegio Arera, ndr). Rimarca però la proposta del nuovo Collegio presieduto da Beseghini volta a porre in essere “un sistema diverso, basato sui principi della valutazione dell'insolvenza media e della creazione di un Fondo tra venditori che sostituirebbe il sistema delle garanzie”. Proposta sulla quale, appunto, sono necessari approfondimenti.  









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