Energia, in Italia settore sostenibile, ma prezzi elevati



ROMA - L'Italia perde quattro posizioni nella classifica delle prestazioni energetiche degli stati, scendendo dal 16/o posto al 20/o, anche se conserva il rating migliore, la tripla AAA. La causa dell'arretramento in classifica è il costo dell'energia superiore ai concorrenti mondiali. Lo rivela il nuovo World Trilemma Energy Index 2018, il report sulle prestazioni dei vari Paesi in materia energetica, curato dal Consiglio Mondiale dell'Energia (World Energy Council). Il rapporto è stato presentato mercoledì a Milano durante l'annuale World Energy Week, evento internazionale che riunisce ministri, accademici e manager del settore. L'Italia, pur mantenendo la tripla AAA nelle tre dimensioni di sicurezza, equità e sostenibilità energetica, a causa dei prezzi dell'energia scende al 20/o posto, rispetto al sedicesimo dello scorso anno. Danimarca, Svizzera e Svezia mantengono le prime tre posizioni, la Slovenia entra nella top ten classificandosi al 6/o posto. "L'Italia - si legge nel report - continua il suo percorso di rafforzamento della sostenibilità ambientale, riduce le emissioni di gas a effetto serra e migliora l'efficienza e la sicurezza energetica. A oggi le fonti energetiche rinnovabili coprono il 17,7% del consumo finale lordo di energia; l'intensità energetica del PIL è scesa del 4,9%, rispetto al 2013, ed è diminuita anche la dipendenza da fonti estere di approvvigionamento, tanto che le importazioni di energia (76,5%) sono scese di 6 punti percentuali rispetto al 2010".









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