Caccia: Ong, governo freni deriva Regioni 'sparatutto'



(ANSA) - ROMA, 14 SET - "Anche questa stagione di caccia, dopo le preaperture in quasi tutte le Regioni, prende avvio come al solito tra abusi e forzature filovenatorie praticamente sull'intero territorio nazionale, calpestando morale, scienza e giurisprudenza, con deroghe adottate all'ultimo momento o ancora in assenza di piani faunistici venatori". Lo afferma, in una nota, la Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente, che riunisce una sessantina di organizzazioni protezionistiche, tra cui Enpa, Lav, Oipa, Lndc e Leidaa. "Ciò che riscontriamo - prosegue la nota della Federazione - è un maggiore accanimento nei confronti della fauna selvatica, agevolato anche da scelte sciagurate dei precedenti Governi, come la trasformazione del Corpo forestale dello Stato e la cancellazione delle polizie provinciali specializzate nella vigilanza venatoria e dalle energiche pressioni delle lobby di agricoltori e allevatori". "Se vuole davvero il cambiamento - conclude la nota - questo Governo fermi la deriva delle Regioni "sparatutto", dove le doppiette, nonostante il nettissimo calo numerico, la fanno ancora e sempre da padrone. Inflessibile dev'essere la difesa della fauna selvatica, con immediati ricorsi contro le deroghe volute dalle Regioni, secondo la linea delle impugnazioni positivamente seguita nel caso delle leggi delle Province autonome di Trento e Bolzano che autorizzavano la cattura e l'abbattimento di lupi ed orsi. Senza indugi occorre che il Governo realizzi il capitolo del contratto tra Lega e M5s che impegna a rafforzare le attività antibracconaggio e le previsioni penali contro maltrattamenti e uccisioni". (ANSA).









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