Cañete (Ue): “Emissioni -45% al 2030, azzerate al 2050”



Quotidiano Energia - Grazie ai provvedimenti sulla governance dell’Unione energetica, l’efficienza e le rinnovabili - approvati il mese scorso dal trilogo e oggi dalle commissioni riunite Energia (Itre) e Ambiente (Envi) dell’Europarlamento – “la Ue può valutare un aumento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni al 2030 dall’attuale 40% ad oltre il 45%”. Lo ha detto ieri il commissario all’Energia e al Clima, Miguel Arias Cañete, aprendo la conferenza di alto livello sulle strategie climatiche europee di lungo-termine. Nel suo discorso, Cañete ha annunciato che la Commissione presenterà la nuova strategia al 2050 – richiesta sia dal Consiglio che dall’Europarlamento – il prossimo novembre, prima della Cop 24 in programma a dicembre nella città polacca di Katowice. La strategia, sulla quale sarà lanciata una consultazione la prossima settimana, sarà poi discussa nel 2019 e quindi presentata all’Unfccc al più tardi all’inizio del 2020, ha detto il commissario, precisando che “non si tratterà di una proposta legislativa con target vincolati ma un percorso per raggiungere obiettivi ambiziosi”. In questo senso, Cañete ha sottolineato che sarà considerato un azzeramento delle emissioni di gas-serra al 2050, necessario a contenere l’aumento della temperatura globale a 1,5°C. Intervenendo alla conferenza “The EU's Vision of a modern, clean and competitive economy”, che si chiuderà oggi, il vice-presidente della Commissione Ue responsabile per l’Unione energetica, Maros Sefcovic, ha reso noto che l’esecutivo comunitario “sta al momento conducendo approfondite analisi economiche, sociali e ambientali propedeutiche alla definizione della strategia”. Tornando ai tre provvedimento del Pacchetto energia approvati il mese scorso dal trilogo, le commissioni Envi e Itre hanno dato oggi luce verde al regolamento sulla governance con 88 voti a favore e 11 contrari, mentre la sola Itre ha dato il via libera alle direttive sull’efficienza e le rinnovabili con, rispettivamente, 48 e 50 voti a favore e 8 e 7 contrari. I provvedimenti passano ora alla plenaria di Strasburgo del prossimo ottobre e quindi al Consiglio per l’adozione finale. Da ricordare che gli ambasciatori dei Paesi Ue a Bruxelles hanno approvato nei giorni scorsi il regolamento sulla governance e la direttiva Fer.  









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