Ambiente:turisti e cittadini diventano 'Sentinelle del Mare'



(ANSA) - BOLOGNA, 19 LUG - Avanza il progetto 'Sentinelle del Mare' disegnato dal Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell'Università di Bologna per la salvaguardia e la consapevolezza ambientale. In particolare, l'iniziativa mira a monitorare la biodiversità marina coinvolgendo - con il sostegno di Confcommercio-Imprese per l'Italia - le imprese turistiche associate, i cittadini e i turisti in diverse località d'Italia. Nel dettaglio, sono più di venti le zone balneari in cui i giovani biologi dell'Alma Mater, in collaborazione con gli operatori turistici del Sistema Confcommercio, raccoglieranno i dati sullo stato del mare tramite interviste a bagnanti, snorkelisti e subacquei. Inoltre, il piano prevede incontri, presentazioni ed escursioni in mare tesi a integrare, con un taglio scientifico, i programmi di intrattenimento di alberghi, campeggi, porti turistici, stabilimenti balneari e ristoranti. L'obiettivo dell'Università emiliana e Confcommercio è di coinvolgere nelle attività di rilevamento circa 400.000 persone: le rilevazioni dei dati si sono già concluse nelle aree di Palermo, Taranto, Monterosso-Cinque terre, Cadimare, Lerici, Terracina e Fondi e ora interesseranno il Lido di Roma-Ostia, Porto San Giorgio/Fermo e nella provincia di Chieti, lungo la Costa dei Trabocchi, da Fossacesia a Rocca San Giovanni. Proseguono, inoltre, le attività a Ventimiglia e Santo Stefano al mare, in provincia di Imperia e - per tutta la stagione estiva - all'isola di Santo Stefano nell'arcipelago della Maddalena. Dal 9 settembre il progetto sarà attivo anche nel grossetano, dall'Argentario a Talamone, e nelle isole del Giglio e di Giannutri. In questo modo gli amanti del mare, vacanzieri o residenti, possono, offrire il loro contributo compilando una scheda di rilevamento e indicando, dopo l'escursione in mare, la presenza e l'abbondanza delle specie avvistate. Le schede serviranno ai ricercatori dell'Università di Bologna per confrontare i dati con quelli raccolti negli anni precedenti e verificare come è cambiata la salute del Mediterraneo nell'ultimo decennio. (ANSA).









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